Le persone affette da obesità, pressochè nella totalità dei casi, soffrono di steatosi epatica (il cosiddetto “fegato grasso”), una patologia che comporto un aumento delle dimensioni ma soprattutto una alterazione della struttura del fegato, che nel tempo può comportare più gravi malattie come l’epatite metabolica e la cirrosi epatica.
Un recente studio clinico condotto da ricercatori del King’s College di Londra e dell’Università Cattolica di Roma ha confermato le evidenze già note sull’efficacia della chirurgia bariatrica in questo campo, pubblicando i risultati sulla prestigiosa rivista scientifica Lancet.
La ricerca ha confrontato l’efficacia della chirurgia dell’obesità rispetto alle modifiche dello stile di vita e alle migliori cure mediche attuali in 288 pazienti.
A distanza di 1 anno di follow up la probabilità di invertire la tendenza all’epatite metabolica era 3-5 volte superiore nel gruppo sottoposto a chirurgia rispetto alle gruppo sottoposto a cure mediche.
La tendenza quindi a sviluppare malattie gravi (cirrosi epatica) è risultata nettamente inferiore nelle persone affette da obesità e steatosi epatica sottoposte ad intervento di chirurgia bariatrica.
Fonte: “Bariatric–metabolic surgery versus lifestyle intervention plus best medical care in non-alcoholic steatohepatitis (BRAVES): a multicentre, open-label, randomised trial”